Rodri, il match winner di una finale equilibrata

Il centrocampista spagnolo segna il gol che suona come consacrazione anche per la sua carriera

In una finale equilibrata e scorbutica, la palma di migliore in campo non può che andare al man of the match. Perché, sia ben chiaro, senza quel piattone di Rodri a metà secondo tempo City e Inter sarebbero potute andare avanti a oltranza e con chissà quale epilogo. Colpo da biliardo da un centrocampista che magari spesso è passato in secondo piano ma che è fondamentale nello scacchiere di Pep Guardiola. L’uomo dell’equilibrio, ancor di più quando uscito De Bruyne ed entrato Foden il City rischiava di essere ulteriormente sbilanciato in avanti. Lotta e grinta, spesso e volentieri le finali le decidono gli uomini meno attesi. Per l’ex Villareal e Atletico Madrid una rete che sa di consacrazione: per sé stesso, per l’allenatore che lo ha voluto e che si coccola uno dei suoi pupilli, e infine per una squadra che scaccia via la maledizione e solleva al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

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