Politica rigida per i rinnovi, basta capricci

Marotta e Oaktree tengono ogni dialogo aperto, ma per i rinnovi serve che i tesserati rispettino i paletti

L’Inter non vuole peccare di autorevolezza. Non si vuole perdere credibilità per accontentare i capricci dei propri tesserati: il nuovo presidente Marotta e Oaktree hanno indicato la via per i rinnovi dei vari giocatori e allenatore, piuttosto lineare e con pochissime deviazioni possibili. Una politica chiara e definita, valida per tutti, senza eccezioni. Le pretese dei componenti della squadra si stanno alzando sempre più, con richieste che i nerazzurri ritengono esagerate. Lautaro, Calhanoglu, Dumfries, Inzaghi… Ad oggi l’unico che ha firmato senza problemi, anticipando il discorso rispetto all’Europeo, è Barella: un accordo fino al 2029. Oaktree è un fondo abituato a non avere titubanza nelle trattative e nelle contese. Le soluzioni verranno trovate, il dialogo rimarrà aperto, ma attenzione che a tirare troppo la corda prima o poi si spezza.

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