Lautaro: “El Toro? Perché ero sempre arrabbiato”

"La frase 'Quello che non mi uccide mi fortifica' racconta quello che ho passato da piccolo, ma anche dopo"

“Quando sono arrivato al Racing i miei compagni mi hanno soprannominato El Toro perché ero sempre arrabbiato e cattivo nei duelli. Il mio soprannome arriva da lì. La frase ‘Quello che non mi uccide mi fortifica’ racconta quello che ho passato da piccolo, ma anche di qualche momento successivo. È una frase in cui mi identifico, la porto sempre con me”. Lautaro Martinez svela il segreto del suo soprannome che oggi non è solo nei contrasti con la maglia dell’Inter, ma anche nei suoi gol. Adesso il sogno è la Champions League: “Ovvio che ogni trofeo sia un obiettivo per un club come l’Inter. Far parte di un gruppo di fratelli e amici che vanno nella stessa direzione, sia che uno giochi sia che non giochi, è importante per andare avanti. Così le cose diventano più semplici”.

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