A Bergamo, per la Dea, c’è la competenza del Gasp
Il quinto posto dello scorso anno è un ottimo risultato ma lontano dalla formazione per vincere lo scudetto
Quando nel giugno del 2016 Gian Piero Gasperini accettava la panchina dell’Atalanta non poteva pensare di mettere radici così salde. Perso il treno delle big dopo essersi bruciato nella sfortunata sperienza dell’Inter che aveva perso identità dopo il triplete, Gasp si è costruito la sua personalissima corazzata a Bergamo dopo le esperienze a Palermo e nell’amatissima Genoa. All’esordio del nuovo tecnico la Dea si piazza al quarto posto mettendo dietro le milanesi e il ritorno in Europa, non in Champions perché ai tempi si qualificavano solo le prime tre, sarà l’inizio di pagine indelebili nella storia degli orobici.