Vendetta neroazzurra, il “piatto freddo” di Simone Inzaghi
La semifinale del 2003 vinta dal Milan di Carlo Ancelotti ha scavato un solco nella memoria recente del popolo della benamata oggi in festa sotto la Madonnina.
La vendetta è servita, il piatto freddo di Simone Inzaghi. Si può scomodare anche il proverbio, perché l’Inter ha atteso 20 anni tondi per restituire quella che è stata una delle più cocenti delusioni della storia neroazzurra. La semifinale del 2003 vinta dal Milan di Carlo Ancelotti ha scavato un solco nella memoria recente del popolo della benamata oggi in festa sotto la Madonnina. Quel muro di vergogna oggi è crollato per grande merito di una rosa che forse si porta dietro qualche rimpianto per i due scudetti, quello dei quest’anno e quello della passata stagione gettati alle ortiche, ma con questa finale ha la grande occasione di iscriversi alla storia. L’artefice di tutto è l’uomo delle Coppe, Simone Inzaghi, fragile nella mentalità lunga ed estenuante di un campionato, determinante davanti alla gara secca. Ora di partita ne manca solo una. La più difficile, ma anche la più bella. Per la storia e per l’Inter.