Plusvalenze: batosta alla Juve, 15 punti di penalizzazione

È arrivata in serata la decisione della Corte Federale che ha dimezzato la classifica dei bianconeri in attesa del ricorso.

Stangata alla Juve. Era attesa la decisione della Corte Federale d’appello sulla riapertura della sentenza plusvalenze che non solo ha accolto la richiesta del procuratore penalizzando la squadra bianconera, ma dalla proposta di 9 punti si è passati addirittura a 15. Pene pesanti sono arrivate anche per gli uomini della Vecchia Signora: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio. Assolti gli altri otto club che hanno avuto rapporti con la società bianconera con i rispettivi amministratori e dirigenti. Ora il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni.

Nel pomeriggio il procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, aveva chiesto 9 punti di penalizzazione alla corte della Figc chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze, dopo la richiesta di revocazione della sentenza di archiviazione.  Chiné aveva anche chiesto 16 mesi di inibizione per Agnelli, 20 e 10 giorni per Paratici, 10 mesi per Cherubini, 12 mesi per tutti gli altri consiglieri. Il procuratore federale ha inoltre chiesto un’ammenda per gli altri club coinvolti, mantenendo immutate, rispetto al primo processo sulle plusvalenze, le richieste per le altre società coinvolte e per i dirigenti deferiti. Le difese dei club sono poi intervenute sull’ammissibilità della revocazione. Dunque ora la corte federale d’appello dovrà pronunciarsi sull’istanza di revoca della sentenza di assoluzione richiesta dalla procura decidendo se riaprire o meno il processo.

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